Dopo il successo della prima edizione, con oltre 9.000 presenze, torna dal 27 al 29 maggio Pistoia-Dialoghi sull’uomo, festival di antropologia del contemporaneo, promosso dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Pistoia e Pescia e dal Comune di Pistoia, ideato e diretto da Giulia Cogoli (www.dialoghisulluomo.it).
In programma tre giornate con 19 appuntamenti (biglietti da 3 e 7 euro) nel centro storico di Pistoia: incontri, spettacoli, dialoghi rivolti ad un pubblico non specialistico, interessato all’approfondimento e alla ricerca di nuovi strumenti e stimoli per comprendere la realtà di oggi, con un linguaggio accessibile e comprensibile a tutti.
La seconda edizione dei Dialoghi ha come filo conduttore “Il corpo che siamo”, partendo dal dato universale che accomuna tutte le società umane: non esiste una cultura al mondo che accetti il corpo così com’è. Il corpo viene disegnato, inciso, scolpito, modellato, per cultura, moda, arte, patologia, quasi l’uomo volesse sancire con questi interventi il suo distacco dalla natura, marcarne la differenza, per spostarlo sul terreno della cultura. Perché il corpo è come una pagina bianca su cui ogni società scrive il proprio marchio, la propria storia e identità.
Il tema dell’anno sarà presentato dall’antropologo Marco Aime, consulente al programma dei Dialoghi, che nella sua conferenza spiegherà perché da sempre gli esseri umani vogliano strappare il corpo dalla sua condizione originaria, “naturale”, per renderlo più “culturale”. Gli altri antropologi che interverranno ai Dialoghi sono: Marc Augé, che proporrà un percorso dall’Africa Occidentale sino all’Europa con curiose analogie e forti differenze sull’utilizzo del corpo; Adriano Favole ci spiegherà che neppure dopo la morte abbandoniamo il corpo al suo destino: lo rivestiamo accuratamente, lo dotiamo di strumenti per il viaggio, lo mummifichiamo, lo bruciamo, continuando a dedicargli cure; Franco La Cecla ci dirà che non di sola carne sono fatti l’uomo e la donna, ma anche di pulsioni e desideri che cambiano con le epoche, producendo talvolta sovrapposizioni e confusioni di generi; Giuliano Tescari interverrà sul corpo dello sciamano, un corpo multiplo, mortificato, annientato, smembrato e disarticolato, veicolo della metamorfosi, ma anche interfaccia con la natura; Cristiana Natali, antropologa della danza, dialogherà con il coreografo e ballerino Virgilio Sieni; David Le Breton parlerà dell’antropologia del dolore.
Quattro i filosofi presenti: Roberta De Monticelli discuterà sulla fatica di diventare adulti e sul concetto di corpo sociale; Maurizio Ferraris affronterà il tema della perdita del corpo nell’immaterialità del web. Cosa diventerà? Più di quanto immaginiamo: il virtuale infatti ha quanto mai bisogno di un corpo, sino a trasformarlo in risorsa; Umberto Galimberti si interrogherà su cosa sia oggi il corpo nell’Occidente industrializzato. Un corpo plurale, un organismo da sanare per la medicina, forza lavoro da impiegare per l’economia, carne da redimere per la religione, inconscio da liberare per la psicoanalisi, manichino per la moda. La sociologa Rossella Ghigi discuterà della cultura dei cambiamenti e della chirurgia estetica; Telmo Pievani parlerà dell’evoluzione e del cambiamento del corpo da un punto di vista genetico ed evoluzionistico.
Lo psichiatra Gustavo Pietropolli Charmet interverrà sul difficile rapporto con il proprio corpo in adolescenza; i teologi Stefanie Knauss e Vito Mancuso si confronteranno sul rapporto tra spiritualità e corpo: due concetti opposti? La demografa Rossella Palomba dialogherà con la giornalista scientifica Sylvie Coyaud sulla nostra identità di genere: prodotto misto di elementi biologici e di tratti socio-culturali. Il fotografo Ferdinando Scianna interverrà sull’ambiguo rapporto fra il proprio corpo e la propria immagine, perchè non ci riconosciamo mai nelle fotografie? Carlo Petrini, presidente di Slow Food, dedicherà il suo incontro al delicato rapporto fra corpo e cibo, che ci indica chi siamo e il legame con il territorio in cui viviamo.
Il programma dei Dialoghi vedrà inoltre un omaggio a uno dei più grandi antropologi e pensatori di tutti i tempi: Claude Lévi-Strauss a cui Toni Servillo dedicherà un recital leggendo brani tratti dal suo celebre libro Tristi Tropici, ed uno spettacolo di danza Studies of the Human Body, ideato e interpretato da Virgilio Sieni su musiche di Salvatore Sciarrino e J.S. Bach, eseguite dal vivo da Giampaolo Pretto (flauto) e Claudio Pasceri (violoncello).
“Abbiamo scelto questo tema – dichiara Giulia Cogoli, ideatrice e direttrice di Pistoia-Dialoghi sull’uomo – per l’attualità culturale, per la trasversalità del tema “corpo” che coinvolge tutti: dai giovani agli anziani, dagli artisti agli psicologi, e infine per la necessità di un’analisi antropologica, l’unica che possa spiegare perché da sempre l’uomo è intervenuto sul suo corpo e perché oggi, più che mai, sia al centro del dibattito socio-culturale, etico ed estetico”.
Informazioni, programma e vendita biglietti www.dialoghisulluomo.it